giovedì 22 settembre 2016

LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA

In agosto, grazie alla mia bravissima collega e amica Silvia Pognante, sono venuta a conoscenza di un nuovo metodo laboratoriale di insegnamento dell'italiano di provenienza americana (in particolare dall'estero dell'insegnante Nancie Atwell), che è stato adattato al contesto italiano dalla docente Jenny Poletti Riz (generosissima e attivissima anche sul fronte delle nuove tecnologie).

Naturalmente, dopo un periodo di studio e di scoperta che mi ha certo confuso e spiazzato (tipica fase di destrutturazione delle proprie convinzioni e conoscenze a cui poi fa seguito – si spera – una ristrutturazione!), è sorta la voglia irrefrenabile di provare il metodo in classe.

Tuttavia, avrei avuto bisogno di almeno un altro mese di studio e di riflessione, ma settembre è arrivato in fretta, carico di impegni scolastici e anche personali (un rapido trasloco in tante case diverse, una gravidanza, il primo figlio da gestire, etc...).

Con calma e grazie al preziosissimo aiuto di Silvia (che non ringrazierò mai abbastanza), sono riuscita lo stesso a rielaborare almeno alcuni spunti del metodo proposto e adattarli alla mia classe (una seconda media) e alla mia situazione (nel II quadrimestre arriverà la supplente!).

Scrivo qui le mie elucubrazioni, sia per chiarirmi definitivamente le idee sia perché magari possono essere utili a qualcuno che si trova al mio stesso punto.


LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA (3 ore alla settimana, da gestire in modo flessibile a seconda delle esigenze; le altre ore di Italiano servono per 2 lezioni di grammatica e 1 di letteratura. Le due ore del tempo prolungato mi servono per lavorare sul testo teatrale e sulla costruzione di un copione da mettere in scena a partire da alcune novelle del Boccaccio. Sempre di lettura e scrittura si tratta!)


MATERIALI:
  • quaderno ad anelli con fogli, separatori e buste trasparenti
  • blocco a righe con colla sul lato superiore, da utilizzare solo sul fronte (no retro)
  • penne nere, blu, rosse
  • antologia
  • libri vari di narrativa dell'insegnante e degli alunni


LA LETTURA:
  1. Attività di “Book conferences” (già svolta con successo): i ragazzi, che avevano dei libri di narrativa da leggere per le vacanze di diversi generi letterari, hanno presentato ai compagni (ai quattro angoli della classe) il libro più gradito, seguendo un modello fornito dall'insegnante (titolo e nome dell'autore, genere di appartenenza, trama a grandi linee per incuriosire gli altri, voto e giudizio personale, brano o frase più significativi). Gli ascoltatori dovevano segnarsi titolo e autore e, al termine della presentazione, scriversi una nota di commento (“Da leggere!”, “Non mi ispira”, “Non è il mio genere”, “Interessante”...). Alla fine, ciascuno evidenziava i tre libri che avrebbe voluto leggere. Devo dire che l'attività ha funzionato, tanto che qualcuno ha già chiesto dei libri in prestito!
  2. Scambio di libri: tra di loro i ragazzi si prestano i libri che desiderano leggere.
  3. Ciascuno legge, come compito per casa, il proprio libro per 30 minuti al giorno, segnandosi il numero di pagine lette (REPORT DI LETTURA). Durante le lezioni dedicate alla scrittura oppure come altro compito per casa settimanale, si chiederà di rispondere ad una domanda sul testo che si sta leggendo (per esempio: che idea ti sei fatto del protagonista? Come proseguirà la storia, secondo te? Qual è l'episodio chiave della parte che hai letto finora? C'è qualcosa che è ancora inspiegato, lasciato in sospeso? Che ne pensi? In che cosa ti è simile o completamente diverso il protagonista rispetto al carattere?).
  4. In classe ogni mese si affronta un genere letterario (a settembre/ottobre il giallo; a novembre paura/horror; a dicembre fantasy o avventura; a gennaio fantascienza, che compare nell'antologia), attraverso la lettura da parte dell'insegnante di un libro ad esso afferente. Noi iniziamo con Dieci piccoli indiani della Christie, perché è un classico del giallo che nessuno in classe ha ancora letto. Poi credo che leggerò Dracula di Stoker per paura/horror, Frankenstein per la fantascienza e ancora non so per l'avventura o il fantasy (forse Le cronache di Narnia, se nessuno le ha lette, almeno il primo libro della trilogia).
    L'idea è quella di leggere qualche pagina ogni giorno (magari 10-15 minuti) e poi, durante le ore di laboratorio, creare discussioni, confronti a gruppi o momenti di scrittura relative al libro e anche al genere cui appartiene.
  5. Devo ancora decidere se richiedere o meno una recensione scritta sul libro personale o sul libro letto insieme: da una parte servirebbe molto banalmente per raccattare voti e come esercizio di scrittura, dall'altra, però, non vorrei che andasse a inficiare il raggiungimento dell'obiettivo di accrescere il gusto di leggere... L'alternativa potrebbe essere di far pubblicare le recensioni su un blog di classe, ma non mi sembrano granché attirati dall'idea... Potrei semplicemente farmi consegnare tutto il lavoro di scrittura che accompagna la lettura del libro e valutare quello. Inoltre, sarebbe bello dare la possibilità ogni tanto a chi volesse consigliare un libro di parlarne in classe tramite una recensione in forma orale.

LA SCRITTURA:
  1. Quaderno di italiano ad anelli con queste sezioni:
  • Le mie letture (ogni libro ha un fascicolo a sé stante, con report di lettura e attività varie; il tutto si conclude con voto e giudizio motivato sul libro; qui si raccolgono le attività sulle letture personali e sulle letture di classe);
  • I desiderata (elenco dei libri che si desidera leggere);
  • Una parte dedicata al lessico e agli esempi di buona scrittura ricavati da sé (magari divisi in schede a tema: la descrizione di persona, di luogo, di oggetti; verbi efficaci...);
  • taccuino dello scrittore con spunti, idee, territori dello scrittore, attività-stimolo... (preferisco per ora dedicare a questa attività una sezione del quaderno piuttosto che far utilizzare un vero taccuino: poi magari lancio l'idea e vediamo chi aderisce!);
  • Minilessons (anche relative a generi e tipologie testuali, con ausilio di testi modello) con pagine numerate e indice iniziale;
  • Pagina degli esercizi per impratichirsi sulle tecniche studiate nelle minilessons, sulla comprensione dei testi affrontati...
  • Appunti di letteratura;
  • Esercizi di grammatica (sezione associata a un quaderno delle regole cartonato iniziato già l'anno scorso);
  • Buste trasparenti dove inserire le bozze dei testi scritti in classe.
    N.B. Siccome un quaderno del genere è un po' pesantino da portare avanti e indietro nello zaino, io proporrei di tenerlo nell'armadio di classe e di far piuttosto portare una cartellina dove inserire di volta in volta i fogli che servono per eventuali compiti a casa o per lo studio.
  1. Il laboratorio di scrittura viene presentato come una serie di attività a sostegno delle letture che affrontiamo, della comprensione dei testi (anche dell'antologia), dell'apprendimento del lessico, delle tecniche e del processo di scrittura, delle tipologie testuali e dei generi. Ciò che va evidenziato è che non si scriverà più a partire da una traccia proposta dall'insegnante, ma a partire dai propri territori di scrittura e dall'esigenza di comunicare emozioni relative ai testi letti.
  2. Quando si inizieranno a scrivere i testi, le bozze dovranno essere scritte su un blocco a righe, su una sola facciata, con un'interlinea abbondante per le fasi di revisione. Si scrive la prima volta in nero, prima revisione (contenutistica) in blu, seconda revisione in rosso (ortografia, lessico). Se si vuole aggiungere un paragrafo, si fa l'asterisco e si aggiunge dietro il foglio (ecco perché va lasciato libero). Le bozze vanno lasciate a scuola, perché alla fine saranno valutate come temi di italiano (con rubriche di valutazione che tengano conto dell'intero processo di scrittura) e raccolte dall'insegnante.
  3. Durante il laboratorio di scrittura, il tempo sarà dedicato di volta in volta a spiegare e poi mettere in pratica una minilesson oppure a curare le proprie bozze oppure a chiedere consulenze a insegnante o ai compagni. L'insegnante deve tenere un registro delle attività dei singoli alunni, di modo che sappia sempre che cosa ciascuno di loro sta facendo. La regola è comunque che devono consegnare almeno un testo finito al mese (non necessariamente tutti insieme, ma quando si sentono pronti). L'insegnante ne dà una prima lettura e riconsegna il testo con suggerimenti di correzione. La seconda consegna è quella che andrà valutata e inserita nelle cartelle delle verifiche. Successivamente, si potrà copiare per casa al pc il proprio testo per averne copia digitale da conservare. Questo per tutelarci dalle incursioni genitoriali! Il testo deve essere frutto di elaborazione personale per essere valutato come tema...
  4. Durante il laboratorio, i ragazzi si dispongono a isole: l'insegnante può passare tra i ragazzi dedicando qualche minuto a ciascuno di loro ma sempre controllando che cosa stanno facendo gli altri seduti vicino.


LE STRATEGIE DEL BUON LETTORE (da applicare in modo esemplare sull'attività di lettura di classe insieme all'insegnante, e poi da applicare autonomamente nelle letture domestiche):
  • Non ho capito bene: rileggo e al limite metto un punto interrogativo
  • Non conosco il significato di una parola: la cerco e me la scrivo
  • Si parla di un luogo che non conosco: vado a vedere dov'è sulla cartina o su Google...
  • Viene introdotto un nuovo personaggio: ne sottolineo il nome e me lo immagino (anche con un disegno)
  • Mi faccio un'idea dei personaggi presentati finora: che tipi sono? Mi somigliano? Sono diversi da me?
  • Passaggio-chiave nella storia! Me l'aspettavo? Come andrà avanti la storia?
  • Frasi significative su cui sono d'accordo con l'autore oppure in completo disaccordo.
  • Riflessioni sulla storia, sul comportamento dei personaggi...
  • Le descrizioni che vorrei saper scrivere io!
  • Le parole che mi affascinano e che vorrei usare io nei miei testi
  • Voto e giudizio finale sul libro


LE MINILESSONS DI SCRITTURA: IDEE
  • caratteristiche di generi letterari e tipologie testuali con testi modello presi anche dall'antologia
  • il processo di scrittura (la torta dello scrittore)
  • Stimoli alla scrittura personale (la mano, il cuore, mi piace/non mi piace...)
  • La descrizione efficace di un luogo pauroso
  • Emozioni e sentimenti rendono più efficace la scrittura
  • Discorso diretto/indiretto
  • Un buon incipit
  • I verbi sensoriali (? da approfondire)
  • Le figure retoriche
  • I più comuni errori di ortografia
  • La virgola

DIDATTICA TRADIZIONALE:
  • L'uso dell'antologia per leggere degli spunti dedicati ai generi e alle tipologie testuali che prenderemo in esame;
  • L'ora di letteratura (la faccio perché i ragazzi hanno voglia di leggere qualche passo dell'Inferno dantesco), anche se cercherò di lavorare anche lì sulla scrittura creativa;
  • Magari uno o due temi tradizionali dedicati all'avventura, alla descrizione di luoghi di paura o alla recensione di qualche libro letto;
  • La grammatica (ahimè!), anche se sto cercando il modo di renderla più divertente (giochi, aggancio ai testi...). Per esempio, mi è venuto in mente che per individuare il soggetto potrei provare il giochino di sostituzione della parola SOGGETTO con il nome che ha questa funzione, creando un indovinello.
    Es. IL SOGGETTO lava i piatti tutti i giorni. Il SOGGETTO viene riempito e poi svuotato continuamente. Mi piace IL SOGGETTO, perché mi fa fare meno fatica. Che cos'è?
    I ragazzi, se preparano loro gli indovinelli, devono togliere il vero soggetto e sostituirlo con la parola “SOGGETTO”, perciò hanno modo di lavorare su questa funzione logica sotto forma di gioco... Per quanto riguarda l'analisi grammaticale, qualche attività divertente è riportata nel dizionario di scrittura creativa. Comunque, l'impostazione resta tradizionale, ma spero di riuscire a trovare gli anni prossimi una via diversa.

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